mercoledì 9 ottobre 2019

Armonia al nido

In questo articolo illustrerò l'importanza dell'utilizzo privilegiato del corpo e della comunicazione non verbale. Tra le educatrici e i bambini si stabiliscono delle relazioni e comunicazioni fatte di sguardi, gesti, vocalizzi, musicalità. Le educatrici devono quindi sintonizzarsi nella "maniera di sentire" dei bambini, per poter entrare in empatia con loro. Ma come si può insegnare a sentire con il corpo?
Un tipo di programmazione per le attività sensoriali può essere quello di utilizzare materiali naturali (come acqua, farina, zucchero) per far sperimentare ai bambini sensazioni attraverso il corpo. 
Ogni oggetto trasmette una sensazione e una musicalità diversa, in base a come si scuotono, si muovono i materiali naturali trasmettono al bambino emozioni e sensazioni diverse. Una volta che i bambini cominciano a produrre autonomamente dei suoni si può riproporre lo 
stesso gioco anche su dei veri e propri strumenti: i bambini hanno a disposizione tamburelli, bastoni della pioggia,l catenelle, oggetti concavi. La ricerca della sonorità diventa importante per tutti i bambini. 

martedì 8 ottobre 2019

La scatola Montessori

Un materiale Montessori molto interessante, utilizzato tantissimo nella pedagogia montessoriana, è la scatola per imbucare.
Questa scatola Montessori permette ai bambini di apprendere mentre giocano la cognizione di permanenza di un oggetto sviluppando la coordinazione dei movimenti.

La scatola per imbucare è un attività molto diffusa nei nidi che può essere facilmente introdotta anche in casa dal genitore. E’ un materiale Montessori molto utile al bambino che contribuisce a creare intorno a lui motivo d’interesse, di concentrazione e “giocando” di sviluppo dei sensi.
Questa scatola Montessori induce il bambino a concentrare tutto il suo movimento, attraverso la vista, nell’inserire un oggetto all’interno di un foro specifico. Quindi permette al bambino di esercitarsi e sviluppare la sua coordinazione mano-occhio.
Oggetti di forme diverse da inserire nelle corrispondenti aperture, aiuterà il bambino a notare e percepire le diverse forme che hanno gli oggetti.

Il metodo Montessori indica generalmente l’età dagli 8/9 mesi in poi fino all’età massima di tre anni. 
In 
questa fascia di età i bambini iniziano a coordinare meglio i movimenti e possono concentrarsi su quest’attività pratica per allenarsi bene.Inoltre i bambini da questa età iniziano a percepire l’oggetto come un elemento a sé associandolo alle proprie azioni. La scatola, quindi, sviluppa sia la percezione di permanenza dell’oggetto sia l’esperienza senso-motoria, dove i bambini iniziano ad apprendere come una loro azione porti ad un determinato fine.

lunedì 7 ottobre 2019

La valigia delle storie.

La valigia delle storie rappresenta una grande opportunità di crescita per i bambini, le educatrici e le famiglie. Si tratta essenzialmente di uno strumento che può essere utilizzato in diversi modi, sotto forma di scatolone, libro, raccoglitore, che consente di raccogliere in poco spazio ma in maniera ordinata e facilmente fruibile una serie di materiali o elaborati dei bambini.
Il passo successivo, dopo aver scelto il contenitore, sarà quello di scegliere l’argomento da trattare (solitamente:le quattro stagioni, le vacanze estive, il natale, il mare, la montagna, ecc...) e chiedere ai bambini di portare o di creare oggetti, disegni, storie, inerenti il tema.
È un’attività molto utile perché consente all’educatore di gestire il momento e, nel caso in cui fosse necessario, richiedere l’intervento di bambini più timorosi o timidi, dunque di individualizzare il gioco.
Risulta molto interessante proporre la valigia delle storie in classi in cui sono presenti bambini di differenti culture in modo da favorire curiosità e andare alla ricerca di tradizioni, luoghi, festività e abitudini sconosciute, per far sì che queste “diversità” possano arricchire tutti i bambini e diventare motivo di conoscenza e scoperta reciproca. 
Il bambino che si trova a spiegare la scelta di determinati oggetti o elaborato dovrà, in relazione al tema, narrare la propria storia, dunque si troverà ad essere il protagonista del momento, mentre gli altri dovranno imparare ad ascoltare, aspettare il proprio turno e interagire.
Non dimentichiamoci che: ogni essere umano è unico, rispettarne la diversità equivale a difendere la propria e altrui libertà.

La natura come luogo naturale in cui apprendere attraverso il gioco

Il mondo esterno è l'ambiente ideale in cui il bambino può sperimentare e godere della valenza dell'attività ludico-creativa. In un ambiente naturale il bambino può entrare in contatto con diversi stimoli che,se rielaborati adeguatamente,rappresentano per lui una vera e propria fonte di conoscenza.Giocare all'aria aperta consente al bambino di conoscere in primis se stesso,di prendere coscienza del proprio corpo e di coordinare i movimenti.Le attività all'aperto favoriscono inoltre lo sviluppo nel bambino di alcune aree di competenze quali la prevenzione del rischio;la socializzazione;la relazione con elementi naturali. Difatti,durante le passeggiate è un "continuo raccogliere" cose da terra: sassi,foglie,petali,semi,bastoncini.. tutto quel materiale che trova ormai una sua precisa collocazione in vasi,cestini,scatole e cassettini. 


I materiali non strutturati,a differenza dei giochi comprati,colorati o meglio contengono infinite forme e danno quindi la possibilità ad ogni bambino di vedere,di immaginare quella che a lui in quel momento piace di più,per poi poterla cambiare all'infinito. E' questo senso di libertà,di essere a capo del gioco in tutto e per tutto a dare la soddisfazione e la felicità al bambino di creare,senza limiti aumentando la creatività. Giocare con gli elementi naturali permette di catturare l'attenzione del bambino e consente a quest'ultimo di sperimentare il gusto della scoperta;,attraverso sentimenti come la sorpresa e la meraviglia,il bambino andrà a sviluppare un apprendimento significativo che gli garantirà la creazione di connessioni emotive con la natura.


I bambini, quando disegnano, sviluppano la creatività e - allo stesso tempo - iniziano ad utilizzare e allenare la motricità fine (utile, in futuro, per la scrittura). Si possono proporre innumerevoli attività ai bambini, diverse per l'età di questi ultimi, con molteplici ed eterogenei strumenti. Utile è, per i bambini molto piccoli, avvicinarsi alle attività pittoriche utilizzando lo strumento che più e meglio si conosce: il proprio corpo. Grazie al corpo il bambino può sperimentare, notare il rapporto causa-effetto di un suo movimento, può creare da zero un prodotto personale che lascia traccia di sé. 

Un'attività che si presta a tutti questi obiettivi è quella delle
"impronte delle mani e dei piedi".
  • Innanzitutto si predispongono i materiali: si prepara, per ogni bambino, un piattino con all'interno della tempera; si stende un grande foglio sul pavimento, in modo tale che il bambino possa avere la possibilità di scegliere in quale punto lasciare la traccia di sé.
  • Dopodiché si presenta l'attività: quest'ultima viene proposta al bambino come un'opportunità per creare, provare, ma anche per presentarsi; si mostrano gli strumenti e i materiali.
  • Successivamente si attua l'attività: il bambino può scegliere quale colore utilizzare per lasciare le impronte delle sue mani e dei suoi piedi nel foglio precedentemente steso sul pavimento.
  • Infine si dà forma e nome alla documentazione: affianco all'impronta del bambino si scrive nome, cognome e data; si appende, poi, il grande foglio sulla parete, così da rendere visibile il frutto dell'attività.